La diciottenne del Circolo Pettorelli: «Là fuori c’è un avversario terribile, di quelli che sali in pedana tremando. L'ho battuto e mentre mi riposavo mio papà è venuto a congratularsi con me: “ti ho sempre detto che sei forte e che devi credere in te stessa, ammetti che comunque hai vinto anche grazie a me!”»
Quando la Federazione della scherma ha ricevuto la lettera da Alessandro Bossalini, non ci ha pensato due volte e ha chiesto di poterla pubblicare sul sito della Fis. La lettera non è di Bossalini, ma di Matilde Burgazzi, 18 anni, figlia dell’avvocato Massimo scomparso a causa del Covid-19. Matilde è cresciuta al Pettorelli e come arma ha scelto la spada. La lettera-riflessione è toccante, piena di ricordi, ma racchiude una forza incredibile ed esalta i valori più nobili dello sport. Sport che va a braccetto con la vita. Una stoccata alle avversità“